La recente pubblicazione Per un nuovo inizio. Democrazia, economia e politica estera nell’Unione Europea ha contribuito a produrre un discreto dibattito, per larghi tratti sorprendente e inusuale per un lavoro su una tematica considerata – a torto – “fredda” e poco attraente, dal punto di vista mediatico. Siamo lieti che sia stato accolto lo spirito che innervava non solo Per un nuovo inizio, ma l’intero piano di ricerca dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”: cogliere nelle celebrazioni per i sessanta anni dei Trattati di Roma l’occasione per una riflessione serena e ponderata, che non rifiutasse di analizzare quelle criticità su cui da tempo i populismi di ogni sorta fanno strumentalmente leva per destrutturare il progetto europeista. Riprodurre, nel presente numero della Rivista di Studi Politici, alcuni passaggi significativi offerti proprio in Per un nuovo inizio risponde, quindi, a un duplice obiettivo: riproporre anche in questa sede, almeno parzialmente, un confronto arricchente e valorizzare i lavori ideati e promossi dall’Istituto. In tal senso, merita una sottolineatura il contributo di Flavio Felice, capace di estrapolare la questione delle radici liberali e cristiane dell’Europa dalle sabbie mobili dell’agone politico e di ricondurla nell’alveo dell’analisi scientifica. L’Autore, in questo modo, esprime una critica all’idea sovranista che si ricollega direttamente alla feconda tradizione che comprende, tra gli altri, von Hayek, Lionel Robbins, Wilhelm Röpke, Luigi Einaudi e Luigi Sturzo.

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