Vincitrice della X edizione del Premio con la Tesi L’inserimento lavorativo delle persone con disabilità (Edizioni Apes), è la Dott.ssa Ilaria Bresciani – Dottore di ricerca in “Management and Law” presso l’Università Politecnica delle Marche, cultore della materia in Diritto del Lavoro presso l’Università di Parma.

Il lavoro indaga le modalità con le quali avviene sul territorio l’inserimento delle persone disabili nel mondo del lavoro, a partire dalla normativa introdotta dalla legge n.68 del 1999, che ne disciplina il funzionamento. L’autrice approfondisce in particolare le modifiche legislative approvate di recente, nonché le influenze che su di esse hanno avuto le elaborazioni derivate dal panorama internazionale ed europeo, le quali hanno determinato l’ingresso nel nostro ordinamento di una generale tutela antidiscriminatoria. Come si legge nelle motivazioni esposte da Francesco D’Agostino: «L’inserimento lavorativo delle persone con disabilità non è un tema tecnico, ma appare trattato e sviluppato esplicitamente e intenzionalmente come un tema valoriale».

La Tesi si rivolge dunque non solo ai giuristi, ma aspira ad avere una dimensione divulgativa, accompagnata da una scrittura chiara, lontana dai tecnicismi. Una scelta, questa, che non ha tuttavia significato un minor rigore nella raccolta e nell’utilizzazione delle fonti: aspetto particolarmente apprezzato ed evidenziato fra le motivazioni della premiazione.

L’iniziativa, che ha ricevuto il Patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, è stata presieduta dal prof. Paolo De Nardis, Presidente dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” e aperta, dopo un saluto introduttivo, dal prof. Antonio Iodice, Presidente Onorario dell’Istituto. La laudatio dello studio è stat tenuta dal prof. Francesco D’Agostino, già Presidente del Comitato Nazionale di Bioetica.

Al termine Saranno poi conferiti i Riconoscimenti Speciali all’Associazione Articolo 21, che riunisce esponenti del mondo della comunicazione e della cultura con il proposito di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero, costantemente impegnata in numerose campagne di sensibilizzazione contro gli atti di censura e intimidazione nel nostro Paese e all’estero, e a Pablo Salinas Cavalotti, avvocato penalista e docente presso l’Università Nazionale di Cuyo che ha concentrato impegno civile e attività scientifica sugli eventi criminosi che hanno caratterizzato i terribili anni della dittatura militare in Argentina, rivendicando “verità e giustizia” soprattutto per i desaparesidos. Una rivendicazione che lo ha reso inviso in patria a chi preferirebbe abbandonare all’oblio la memoria di quanto accaduto. Pablo Salinas Cavalotti è autore di approfonditi studi, pubblicati sulla «Rivista di Studi Politici» dell’Istituto (nel numero di dicembre 2017).