Due tappe:
1 ottobre 2018, h. 16,30, Sapienza Università di Roma, Facoltà di lettere e Filosofia, Aula di Geografia – I piano e il 5 ottobre 2018, h. 10,00, Sapienza Università di Roma, Facoltà di Economia Dipartimento Memotef – Aula “A. Fanfani”, Via del Castro Laurenziano, 9

L’Osservatorio Romano sulle Migrazioni con questa tredicesima edizione − la terza sostenuta dall’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” − torna a raccontare il Lazio, le sue province e Roma attraverso la lente offerta dal fenomeno delle migrazioni: quelle nuove e quelle di antico insediamento, come pure quelle in entrata e quelle degli italiani che si spostano all’estero.

Il volume si articola in cinque ampie sezioni:
– la prima è dedicata alla regione e riporta numeri e analisi sulle diverse province del territorio;
– la seconda sezione approfondisce il caso della Città Metropolitana di Roma;
– la terza parte articola un’analisi socio-statistica della situazione della Capitale e dei suoi municipi;
– la quarta sezione è dedicata agli aspetti economici e occupazionali e si sofferma sul contributo dei lavoratori immigrati all’economia locale, dell’Italia e dei Paesi di origine;
– l’ultima parte contiene una ricca appendice statistica, con dati disaggregati per province, comuni e municipi.

Se per un verso Roma continua ad essere, nello scenario nazionale, il più importante polo catalizzatore della presenza straniera, per altro verso prosegue il processo di insediamento degli immigrati negli altri comuni della Città Metropolitana e nelle altre province del Lazio, anche grazie al contributo dei tanti Enti locali che hanno avviato progetti Sprar sul proprio territorio, promuovendo così pratiche di accoglienza e convivenza innovative e diffuse.

Ma è soprattutto alle molteplici esperienze di convivenza sociale che il volume vuole dare voce, riservando numerosi capitoli al tema dell’accoglienza diffusa dei richiedenti asilo e dei rifugiati, alla questione linguistica e della scolarizzazione, alle pratiche religiose, al dramma crescente dei tanti insediamenti informali in cui troppi migranti − in transito o richiedenti tutela internazionale − sono costretti a vivere, in condizioni sempre più rischiose per la loro salute fisica e mentale.

Ancora una volta, insomma, Roma si conferma specchio del Paese, dei suoi limiti come delle sue potenzialità, e l’immigrazione come una lente che mette a fuoco ed evidenzia pregi e carenze dell’Italia e del suo sistema sociale, economico e politico.

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