La presentazione del volume La nuova politica. Mobilitazioni, movimenti e conflitti in Italia (EdiSES, Napoli, 2014) svolta a Torino, presso il Campus “Luigi Einaudi” della locale Università (Dipartimento di Cultura, Politica e Società, Aula H2, come da locandina allegata), conferma la centralità assunta dalla dimensione urbana all’interno delle scienze sociali, proprio nel momento in cui il welfare statale segna il passo e i cittadini rivolgono le proprie aspettative verso gli enti locali e le amministrazioni di prossimità. Nel 2013-2014 il volume La nuova politica, infatti, inaugurò una serie di riflessioni che sarebbero successivamente confluite nell’Osservatorio sulla Città Globale, dell’Istituto e che ancora oggi, a cinque anni dalla pubblicazione del suddetto libro, suscitano interesse presso altri colleghi, docenti di diverse discipline sociologiche (è il caso, a Torino, del prof. Sandro Busso). L’ampio dibattito scaturito con gli studenti, intorno alle dinamiche che pretendono la partecipazione sociale essere un’alternativa concreta e praticabile rispetto alla declinante adesione a partiti o sindacati, ha confermato l’opportunità di aggiornare il suddetto volume, soprattutto nelle tematiche, dal cosiddetto “consumerismo politico” alle mobilitazioni nel mondo del lavoro, fino alla “politica in Rete”, che hanno conosciuto un notevole sviluppo nell’ultimo lustro.
Nel pomeriggio, la medesima presentazione, svolta nel Polo universitario interno all’istituto penitenziario de “Le Vallette”, ha assunto ovviamente un carattere diverso: gli studenti, detenuti nel carcere torinese con una condanna ad almeno tre anni di reclusione, si sono dimostrati motivati e preparati. Non è stato indifferente, anche per noi relatori (Luca Raffini e il sottoscritto, nella medesima compagine della mattinata), ascoltare le riflessioni sulla partecipazione politica da parte di coloro che, a causa della proprie attuale condizione di privazione della libertà, sono impossibilitati a partecipare, tanto online, quanto offline: è stato offerta ai ricercatori una prospettiva inedita e particolare di osservare la “ricaduta sociale” di un volume, a conferma di come ogni sforzo cognitivo – soprattutto se condotto con serietà e motivazioni – possa spingere la società, in ognuna delle sue forme, verso un tassello ulteriore di consapevolezza.
La nuova politica. Mobilitazioni, movimenti e conflitti in Italia