di David Tranquilli, Alberto Morandi e Tiziano Rea

Dopo la folgorante ascesa del “momento populista” in Occidente, tra il 2008 e il 2018, la politica “tradizionale” sembrerebbe aver arrestato il suo declino. Populismo ed establishment hanno trovato una forma di convivenza, influenzandosi a vicenda in una lotta non più esiziale. Ma uno strumento della politica ne esce inaspettatamente rinvigorito: il partito. Dato per morto, sicuramente cambiato dalla sua forma novecentesca, si è tuttavia confermato quale unico vero strumento organizzato per incidere nella realtà e nelle vicende politiche. Attraverso lo studio di alcuni emblematici esempi della recente vita politica italiana (il M5S, la Lega di Salvini, le “Sardine” tra gli altri), la presente ricerca indaga sulle ragioni di questa vera e propria (e imprevista) resilienza. 

Casa editrice: Apes