Di Michele Camaioni, Giorgio Caravale, Giorgio Ortolani
A cura di Luigi Dieli
Prefazione di Mario Panizza
Povertà, pietà e arte sacra nella Roma del Cinquecento non possono essere intese appieno fuori dal contesto dell’epoca: la Chiesa è detentrice del potere sia civile che religioso e alcune benemerite istituzioni religiose si fanno carico della cura dei poveri e dell’assistenza ai bisognosi. Tra queste, un ruolo di primo piano riveste l’Arciconfraternita di San Girolamo della Carità, che ebbe in san Filippo Neri un tenace attuatore. Con un accurato inquadramento storico il presente volume fa luce sulla valenza dell’attività dell’Arciconfraternita di San Girolamo della Carità, che divenne ben presto un modello, anche al di fuori dell’Italia, per le istituzioni che si occupavano dell’assistenza verso i più disagiati. Il volume, riccamente illustrato, accompagna il lettore lungo l’antica Via Mercatoria, meta dei pellegrini in particolare durante i Giubilei, soffermandosi sui gioielli d’arte che ne costellano il percorso, fino ad arrivare alla chiesa di San Girolamo della Carità, attigua a Via Giulia. Tra le pagine di questo studio scopriamo anche le “stanze di san Filippo”, dove egli dimorò dal 1551 al 1583, poco note ma ricche di storia.
Editore: Apes
Anno: 2025