Il fenomeno del bullismo è profondamente delicato e urgente. Da sempre di grandissima e innegabile rilevanza sociale, negli ultimi tempi si è manifestato anche nella sua versione più moderna e micidiale, quella del cyber-bullismo, con il quale supera tutti i limiti di spazio e di tempo. È dunque sempre più un problema sociale e culturale di vaste proporzioni, la cui risoluzione non può essere posta esclusivamente sulle spalle della scuola. Eppure è proprio la scuola il luogo privilegiato in cui emergono questi atteggiamenti di prepotenza e di violenza, psicologica e fisica. Ed è a scuola che spesso si formano e si cristallizzano.
La ricerca, promossa dall’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, indaga il fenomeno del bullismo a partire dalla scuola primaria, quando si creano e – inconsapevolmente – si confermano i ruoli di “bullo” e “bullizzato”: infatti, quando si viene a conoscenza di una situazione di prevaricazione, di veri e propri atti di violenza e di autolesionismo (per esempio negli anni dell’adolescenza), il processo è già al suo culmine, non al suo inizio, diventando pertanto molto più difficile intervenire.
Negli anni della scuola primaria, invece, come si evince dal volume Una scuola differente. Il ruolo della funzione educativa nel primo ciclo di studi per il contrasto al fenomeno del bullismo (di Marisa Paolucci, Valeria Lamboglia, Maria Rosa Ciccopiedi), il bambino apprende le modalità relazionali, il rispetto delle diversità e delle fragilità, ed è già lì che si possono sviluppare dinamiche relazionali errate. Durante il ciclo della scuola primaria, dunque, si possono indagare le radici del fenomeno e si può, con una giusta formazione, intervenire positivamente, comprendendo che entrambi i soggetti, chi subisce e chi mette in essere atti di bullismo, siano in realtà inseriti nella medesima logica di violenza e dunque possano entrambi essere considerati vittime del bullismo.
Relatore
– Mauro Croce, psicologo psicoterapeuta e criminologo, socio fondatore di Alea (Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio). Lavora alla ASL VCO, insegna alla SUPSI (Scuola Universitaria della Svizzera Italiana) di Lugano e dall’anno accademico 2016-2017 è professore a contratto di “Psicologia delle Dipendenze” presso l’Università della Val d’Aosta. È stato formatore per conto del Consiglio d’Europa di Strasburgo ed ha fatto parte della Consulta operatori ed esperti tossicodipendenze del Ministero Solidarietà Sociale. Ha collaborato con la Universidad Nacional de San Luis in Argentina.
– Elena Ferrara, è stata Senatrice della Repubblica nelle liste del Partito Democratico durante la XVII legislatura (2013-2018), partecipando ai lavori della Commissione Istruzione pubblica e beni culturali, della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, nonché della Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza. Nel corso della legislatura ha fatto inoltre parte della Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare e della Commissione di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali. E’ stata la promotrice e la prima firmataria della legge 71/17 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, prima legge in Europa sul fenomeno del cyberbullismo.
– Paolo De Nardis, Presidente dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, è Ordinario di Sociologia presso la Sapienza, Università di Roma e autore di numerose pubblicazioni nell’ambito della teoria sociologica, dei rapporti tra le scienze sociali, del pensiero socialista e della partecipazione politica. È stato Preside della Facoltà di Sociologia della Sapienza, Università di Roma, Direttore del Dipartimento di Sociologia, membro del Consiglio Universitario Nazionale, Presidente del Comitato per le Scienze pubbliche e sociali. Già consigliere comunale a Roma (1993-1997) e delegato del Sindaco per le Politiche universitarie, è stato cofondatore della Scuola Superiore dell’Interno.
Interverranno:
– Maria Rosa Ciccopiedi, co-autrice del volume Una scuola differente. Psicologa, Psicoterapeuta ad orientamento Umanistico Esistenziale e specializzata in Diritto Penale e Criminologia presso La Sapienza (Roma). Svolge attività professionale dal 1993 rivolta a individui e coppie che si trovano ad affrontare problematiche emozionali e comportamentali. Inoltre è esperta dei temi legati al mondo LGBTI, conduce laboratori di psicodinamica e offre consulenza online per associazioni e siti web specializzati. Docente e relatrice per corsi di formazione e convegni internazionali si occupa anche di omogenitorialità, orientamento sessuale, disagio e discriminazione.
– Daniela Gonizzi, insegnante e Vice Preside Istituto Comprensivo Via Savinio 43. La scuola ha partecipato alla ricerca.
Modera:
– Alessandro Stirpe, psicologo del lavoro, formatore e imprenditore. Ha lavorato per l’Università La Sapienza presso il servizio di orientamento al lavoro JobSoul, per la Regione Lazio presso l’Assessorato al Lavoro e Formazione, dal 2012 è il CEO della The Profilers Srl e dal 2017 Presidente di Fermenti Attivi Aps. Esperto in coaching, apprendimento e comunicazione, si occupa anche di progetti per il sociale, di interventi nelle scuole, di consulenza per le pubbliche amministrazioni e di percorsi di crescita e sviluppo rivolti ad adolescenti ed adulti. Ha partecipato a ricerche nell’ambito della didattica, dei lavoratori atipici e degli stereotipi di genere. Scrive articoli su società e psicologia per il proprio blog alessandrostirpe.it